VISIONI E SOLUZIONI

La mia newletter mensile, per incontrarci con regolarità senza abusare della tua casella di posta. Ogni mese propongo un tema da considerare nel campo delle arti visive e del problem solving, uno stimolo per nuove visioni e buone soluzioni.

Un buon processo di problem solving permette di affrontare campi del tutto diversi in cui si presentino problemi simili.

Leonardo da Vinci riconosceva lo stesso problema di circolazione dei liquidi in un bacino fluviale o nel sistema cardiocircolatorio.

Bruno Munari applicava lo stesso algoritmo per cucinare un piatto di riso o per realizzare un progetto di industrial design.

Sulle orme di questi grandi maestri anche io, fin da giovane, ho cercato di lavorare sul metodo, applicandolo in diversi campi come la fotografia, la grafica, la pittura, l’illustrazione, la visualizzazione tecnica, l’insegnamento, la critica musicale, la scrittura di libri e di contenuti web.

Domenico del Masi diceva che di fronte ai problemi i creativi cercano il modo di risolverli, i burocrati cercano regolamenti e procedure che non risolvono il problema, ma li mettono momentaneamente al sicuro. E va con sè che io sia stato sempre dalla parte dei creativi.

Arte e problem solving sono le due anime anche di questa newsletter che ogni mese presenterà una visione, come la soluzione visiva di un problema di espressione artistica, e una soluzione, come la meta, la segnaletica, lo strumento di un percorso di ricerca e soluzione di problemi. Alla visione, che va dal lampo fuggevole dell’intuizione alla calma contemplazione di un quadro o della natura, si affianca la soluzione, che va dal piccolo problema quotidiano alla grande minaccia ambientale, da affrontare con strumenti e metodi adatti.

Visioni e soluzioni che si intrecciano, perché veder chiaro significa anche risolvere, e risolvere significa sciogliere nodi e intrecci per svelare e veder meglio che cosa c’è sotto.

 

Il logo di mia creazione visualizza il problem solving e al tempo stesso mostra come la visualizzazione sia una leva risolutiva. Il labirinto rappresenta il problema. Se ci siamo dento non vediamo vie di uscita. Se ci solleviamo ne percepiamo la mappa, la struttura, e ne dipaniamo i percorsi utili. Il punto interrogativo è la domanda del problem setting, l’esclamativo la risposta del solving. I due volti sono l’emblema delle ambiguità percettive tra figura e sfondo.

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