La chiesetta vista dall’alto fa da sfondo ideale alle aeropitture futuriste, a raffigurare il contrasto fra gli antichi silenzi dei campi e dei colli, e il dinamismo e il fragore di linee e colori del mondo moderno, interpretati dall’aviatore di Gerardo Dottori e dal biplano di Tato.
I particolari
“L’Aviatore” di Gerardo Dottori è un disegno del 1928, che fa pensare alle imprese di Guido Keller o di Gabriele D’Annunzio. Io l’ho rielaborato in vettoriale aggiungendovi i colori.
L’aereo Caproni 100 in acrobazia dipinto da Tato Futurista nel 1928.
Il sobrio portico della chiesa.
Il tratto meridionale della Piana di Navelli che va verso sud, con la strada sterrata che va verso il colle di San Giovanni e il monte Motola, dove andavamo in escursione fin da bambini con i genitori.