PAESI E CITTA'

Opere giovanili fino al 1963

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Condomini

Da giovane frequentavo le gallerie di via del Babuino e di via Margutta, e vedevo artisti come Mafai, Melli, Monachesi, Guttuso, Vespignani, Pirandello. Accanto ad essi andavo a cercare le tendenze più avanzate nelle gallerie dell’Obelisco, la Tartaruga, il Segno.
I tre quadri dei Condomini sono quello che resta di una ricerca materica e formale che facevo allora, liberandomi lentamente dal figurativismo per cercare forme e volumi che funzionassero visivamente al di là di ciò che rappresentavano. Le case addossate l’una all’altra mi servivano come spunti per composizioni basate su robuste strutture ortogonali. Tuttavia mi piaceva sempre raccontare qualcosa, come ho sempre fatto con tutta la mia pittura. E questi condomini raccontano piccole, banali storie di cortili, odorose di cavolo e di gatto, con gli abitanti chiusi in casa o andati a lavorare altrove.
L’astrazione è più spinta nel quadro Periferia, che prelude un periodo in cui mi sono dedicato esclusivamente a ricerche non figurative che non ho conservato, perché mi riconosco di più in una pittura che sa di letteratura e di musica, che esprime frammenti e squarci del mio mondo multimediale.

98. Condomini 1

1956 - olio su tavola - cm 50x60

97. Condomini 2

1956 - olio su tavola - cm 50x60

223. Condomini 3

1956 - olio su tavola - cm 50x60

76. Periferia

1955 - olio su tela - cm 60x50

Lanciano

Lanciano è la città abruzzese della famiglia Torrieri, i miei nonni materni. L’antica Anxanum, città dei Frentani, esisteva già in epoca preistorica. Attualmente ci sono importanti chiese medievali, e tradizioni artigianali e musicali. Io ci ho vissuto dal 1939 al 1952, ma ho continuato a tornarci ancora per parecchi anni. Amavo andare in giro a disegnare e dipingere scorci e vedute dei quartieri più antichi, La casa di zia Adina si affacciava su uno di questi quartieri. Io la frequentavo per prendere lezioni di latino dallo zio prete e poi per andare a far visita alla vecchia zia.
San Vito era lo sbocco marino di Lanciano, e andavamo a farci il bagno tutte le estati. Il trabocco di Turchino era una delle nostre mete preferite. Distrutto da una mareggiata, è stato ricostruito e ora fa parte della Via Verde Costa dei Trabocchi, una bellissima ciclopedonale ricavata sul tracciato di un tratto dismesso della ferrovia adriatica.

68. Lanciano, scorcio

olio su tela - cm 60x100

210. San Vito, Trabocco

1956
olio su tela – cm 100×70

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103. San Vito, Trabocco

1956
olio su tela – cm 70×100

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Navelli 1955-56

Navelli è il paese dei Santucci, la famiglia di mio padre. Ci andavamo per qualche settimana tutte le estati, e io amavo andare in giro per le stradine acciottolate che si arrampicavano lungo le pendici del monte San Nicola con scorci di case di grande bellezza.
La chiesa di San Sebastiano domina la parte alta del paese. Risale all’XI sec. ma ha avuto vari rifacimenti fino al recente restauro che ha rimesso in luce le strutture settecentesche. La chiesa del Rosario è nella parte bassa, ha impianto barocco e all’interno una pregevole pala cinquecentesca con la Madonna del Rosario.
La parte alta del paese ha una struttura tipicamente medievale, con un intrico di stradine, cordonate e scalinate, archi e sottopassaggim che trovano la combinazione più armoniosa nella via dell’antico macello.

15. Navelli alto

olio su tela - cm 71x101

72. Navelli alto, chiesa madre

olio su tela - cm 60x70

74. Chiesa del Rosario

olio su tela - cm 40x50

70. Via Roma

olio su tela - cm 50x60

73. Vicolo

olio su tela

204. Scorcio

1960 - olio su tela - cm 70x100

250. Via del Macello

olio su tela - cm 71x100

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