DIDATTICA

Ho dedicato gran parte della mia attività professionale all’insegnamento. Ho tenuto corsi per ragazzi e adulti, in aula e all’aperto, in presenza e a distanza. Ho scritto libri con l’intento di semplificare senza banalizzare, e di fornire strumenti da usare per risolvere problemi. Questi sono i temi che principalmente ho sviluppato nel tempo. Sembrano diversi fra di loro, ma rispondono tutti alla soluzione dei problemi per mezzo della visualizzazione.

Percezione visiva

Ho dedicato 37 voci del mio Atlante di problem solving alla percezione visiva, riprendendo e aggiornando i materiali che avevo usato nel mio corso all'IED.

Problem solving

Dal problem solving in 5 passi al problem solving strategico, i miei metodi collaudati in interventi individuali e collettivi.

Creatività

Strumenti e metodi per stimolare la creazione di idee e soluzioni diverse dalle solite routine.

Gioco e formazione esperienziale

Il gioco come metafora di gestione regolata della competitività e della collaborazione, e la formazione "altra".

Atlante di Problem Solving

Pubblicato nel sito problemsetting.it, l'Atlante raccoglie in oltre 1000 voci tutto quello che sono andato imparando a furia di insegnare.

Libri

I miei libri, dalla gioventù ad oggi.

Un piccolo album di ricordi

Appena laureato in Lettere con indirizzo archeologico e tesi sulla tecnica della pittura etrusca, ho cominciato a insegnare con supplenze e incarichi in scuole pubbliche e private. Ho lasciato l’insegnamento per lavorare con la casa editrice Editalia, e dopo essermi dedicato alla fotografia e alla grafica ho ripreso l’attività didattica nel 1976 chiamato da Enrico Cogno che dirigeva la sede romana dell’IED, appena aperta.

All’Istituto Europeo di Design non insegnavano professori, ma professionisti come il fotografo Guido Vanzetti e il graphic designer Ferro Piludu. Io fui chiamato a tenere un corso di lettura critica dell’immagine all’interno dei corsi di fotografia, e fui fra i primi a parlare di percezione visiva secondo le teorie gestaltiche applicate allì’arte da Rudolph Arnheim, e che ho sintetizzato in 37 voci del mio Atlante di Problem Solving.

L’istituto organizzava, accanto ai corsi, incontri di comunicazione con personaggi più o meno noti, da Watzlawick a De Masi. Nella foto una lectio magistralis di Enzo Spaltro a cui assisto insieme con Claudio Maffei, Enrico Cogno e Carlo Majello.

Ex allievi dello IED, diventati affermati professionisti, mi hanno chiamato a tenere corsi di percezione visiva, grafica e comunicazione multimediale presso l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata e l’Istituto Pantheon, dove ho tenuto un corso triennale intitolato “Dalla matita al computer multimediale”.

Dalla sua fondazione fino alla chiusura in seguito al terremoto del 2009 ho tenuto un corso di cinema e comunicazione presso l’Accademia dell’Immagine dell’Aquila, dove ho fatto un riuscito esperimento di flipped learning con un piano di lezioni tenute da piccoli gruppi di allievi col supporto di tecniche multimediali.

Ho svolto intensa attività di formatore free lance, con giornate di formazione e corsi per Confindustria, Luiss Business School, Bocconi, Informa, e tante altre organizzazioni pubbliche e private.

Ho avuto un lungo sodalizio professionale e personale con Franco Amicucci e la sua società di formazione Skilla, con cui ho fatto corsi di vario genere e ho sviluppato prodotti innovativi come le pillole formative di microlearning ed altri progetti elearning.

Managerzen è stato un portale web e una comunità di management e cultura d’impresa attivo dal 2001 al 2015. Io ho partecipato in vari modi alle sue iniziative, dalle classiche giornate d’aula a progetti di formazione esperienziale e outdoor. In una delle sue rassegne annuali organizzata presso l’Università Alcatraz di Jacopo Fo ho presentato il mio gioco “Triangoli, quadrati, cerchi”. Per quasi tutta la sua durata ho tenuto sul portale la rubrica “Manager ludens”, dedicata alle interazioni fra management e gioco.

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