L’isola dei Doccioni

2012 – TIF, cm 62×51, 300 dpi

 

Il quadro

Enormi doccioni fuggiti da cattedrali gotiche tornano sulle rocce dell’isola che non c’è, mentre Leda sta per tirare il collo al suo cigno, la sirena di Magritte monta a cavallo, due delfini saltano per vedere meglio la freeclimber che vuole raggiungere un doccione.

La genesi

I doccioni si protendono dalle cattedrali gotiche come mostri pietrificati usciti dalle lunghe notti di preghiera e di penitenza.

 Il mio quadro combina questi con altri temi artistici, parafrasati e perfino capovolti, e con reminiscenze arrampicatorie in una fantasia personale.

Leda e il cigno è un tema iconografico molto ricorrente. Leonardo ne fece un quadro ora perduto, di cui restano un suo disegno e numerose repliche dei suoi allievi, fra cui Bernardino Luini.

La sirena capovolta de “L’invenzione collettiva” fu dipinta da Magritte nel 1934.

I quadri di Magritte sono un’antologia di metodi creativi. In questo caso la donna pesce non è una donna con la coda da pesce, ma un pesce con le gambe da donna.

I particolari

La mia sirena magrittiana monta a cavallo come Lady Godiva e se ne va al mare.

Anche la mia Leda capovolge il modello tradizionale e diventata dominante di fronte al cigno che tiene per il collo.

La climber fa parte dei miei ricordi alpinistici, e scala pareti ispirate al Corno Piccolo del Gran Sasso, su cui spesso ho arrampicato.

I delfini rappresentano la curiosità e la sorpresa.

I mostri pietrificati presidiano pareti e pilastri di roccia appena conquistati.

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