213 Susanna e i vecchi

1967
Olio su tela – cm 50×70

La storia di Susanna, bella e virtuosa ma accusata di adulterio da due vecchi che ne avevano visto le bellezze mentre lei faceva il bagno, e salvata dal giovane profeta Daniele, è un racconto biblico del Vecchio Testamento (Daniele, 13) ed è stato un tema assai usato nella pittura, dall’arte paleocristiana fino all’ottocento, sia per la storia dell’innocenza riconosciuta e della perversità scoperta e condannata, sia perché il racconto biblico permetteva di dipingere bei nudi di donna.
Più che illustrare ancora una volta la vicenda di Susanna, io ho usato la figura retorica della sineddoche, la parte per il tutto. Le arti della figurazione e del racconto non hanno bisogno di dire e mostrare tutto, ma possono limitarsi ad un accenno, ad una citazione, ad un suggerimento, in modo che poi chi guarda e chi legge possa completare a modo suo ciò che è stato taciuto o nascosto.

Il problema del conflitto generazionale era sentito da noi in modo ancora implicito e stava per esplodere col movimento del ’68. Io ho sempre avuto grande rispetto per i vecchi saggi e capaci di insegnarmi qualcosa, ma ho mal sopportato i vecchi che non sanno vivere la loro età e che approfittano del loro potere per danneggiare i giovani. E il riscatto e la vittoria della donna e del giovane sui vecchi viziosi mi sembrava una bella metafora per rappresentare quello che stava succedendo.

Nel problem solving le figure retoriche, altrimenti dette tropi, proprio per la loro natura di usare un modo di dire per significare altro, aiutano a cambiare il punto di vista, a sbloccare una situazione, a vincere una resistenza.

Il vecchio è un uomo di potere che non ha la saggezza per gestire bene il suo potere, e fatalmente ne abusa. Assume un’aria seria ed importante. anche quando fa una monelleria.

Non ho saputo resistere alla tentazione di dipingere una mano in scorcio. Goya si faceva pagare doppio un ritratto che comprendesse le mani, perché diceva che per lui le mani sono come i volti, per l’impegno che richiedono all’artista. La mano è rattrappita ad indicare il dramma della donna, Il pollice l’ho tagliato via perché disturbava l’allineamento con la figura sottostante, e perché la natura stessa della sineddoche mi autorizzava a usare solo una parte al posto del tutto.

Scroll to Top