54. Francavilla, casa e rovina bellica

1955
olio su tavola – cm 52×42

Eravamo in villeggiatura a Francavilla nella casa dello zio. Quella mattina ero di cattivo umore e non avevo voglia di andare al mare, quindi salii in collina con il mio cavalletto portatile e la scatola dei colori per dipingere qualcosa en plen air. Fui colpito da una casa ripristinata e abitata in parte, con il resto ancora diroccato.
Sul finire della II^ Guerra Mondiale ci siamo trovati sulla linea Gustav, con scontri accaniti fra i tedeschi in ritirata e alleati in lenta avanzata. Francavilla si trovava poco più a nord e venne rasa al suolo dai tedeschi che ritirandosi minavano tutto per fare terra bruciata agli alleati, come tanti altri paesi che si trovavano lungo la linea Gustav.
In tutta la mia fanciullezza passavo l’estate nella casa degli zii, che era sul mare e che fu rasa al suolo come tutte le altre case. Si salvarono in parte le case sulla collina, fra cui quella che ho dipinto in questo quadro e che per me rappresenta l’unico anello di congiunzione fra il paese dei miei ricordi prebellici e quello della ricostruzine postbellica.
L’8 settembre 1943, con l’annuncio dell’armistizio di Cassibile che poneva fine all’alleanza fra Italia e Germania, arrivò sulla spiaggia una squadriglia di Stukas tedeschi che ci mitragliò mentre facevamo il bagno. Per cui mia madre ci riportò immediatamente a Lanciano e finì così il periodo delle mie vacanze francavillesi. Da allora il mio mare è stato San Vito, di cui ho dipinto i trabocchi e che fa parte di tutto quello che abbiamo ricostruito nel dopo guerra.
Eccezionalmente quindi mi trovavo a Francavilla quando ho dipinto questo quadro, con cui ho voluto rappresentare lo struggimento per un mondo che non c’era più e la commozione per averne ritrovato una traccia nella casa ripristinata sulle rovine, come emblema dell’energia che animò la voglia di ricostruire e rivivere nei luoghi di prima. Con l’animo eccitato dai furori giovanili e dai precoci ricordi e speranze, ho dipinto di getto, senza disegno preliminare, un quadro che per me non è solo un semplice paesaggio.

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